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sabato 2 dicembre 2017

Anche il Maxismo fa spettacolo. Il calcio in tv meglio di Gomorra



Il Napoli ha sbattuto contro un muro e contro il contropiede. La Juve ha dimostrato che il Maxismo (9 trofei) è ancora più concreto del Sarrismo (deve ancora vincere). Bella sfida filosofica da qui all’Eternità. 8 Allegri Il leader Max(imo)si esalta nelle partite intrise di tattica e agonismo spinto. Infila Matuidi nel centrocampo e la Signora ritrova una chiave della cintura di castità (calcistica). 5,5 L’idealismo del bel gioco va a sbattere contro il realismo della difesa e contropiede. E se ogni tanto Sarri si sfilasse la tuta e la facesse infilare alla squadra? Il Sarrismo annichilito diventa Sarrismo stecchito se il suo apostolo non trova contromisure. 6,5 Dybala Non è solo estetico e nemmeno abulico. Però è un 10 con voglia di essere ancora un 9 e mezzo. Da altruista fa spettacolo (gol di Higuain), da egoista fa frittate. Il numero 10, maglia Juve, che fu Del Piero segnò l’ultimo gol della specie a Napoli. Lui si è limitato all’assist. 6,5 Insigne se la gioca a colpi di fionda. Prova ad imbalsamare Buffon. Ma il portierone è giocatore da scudetto, lui un robot(leggi gioco) di talento che sbatte ancora contro i muri. 5 Pubblico che fa il pienone e si secca gola e bocca a suon di fischi contro Higuain. Perché mai? Venderlo è stato un affare: difficile non capirlo. Meglio credere a quelli in campo. Maradona era unico, gli altri tutti sostituibili. 6Koulibaly se sbaglia appena (vedi gol di Higuain) son dolori per tutta la difesa. Poi sbarra le porte che Albiol apre. 8 Higuain non è un torero camomillo. Il Gonzalo furioso sposa perfettamente il Gonzalo gaudioso. Si diverte lui, impazziscono di rabbia gli altri. E i suoi gol dell’ex diventano una cinquina. 9 al contropiede-gol della Juve. Douglas Costa, Dybala e Higuain ci hanno regalato un condensato di velocità, tecnica e precisione. Quello è calcio spettacolo alla faccia del Sarrismo stecchito. 7 Reina Mandrake abita qui per salvare il Napoli. Una mano per togliere un gol a Higuain, un’altra per evitare il raddoppio Juve ideato per il piede di “sentenza Matuidi”. 5 alla mano sana che il Pipita muove in modo insano. La mano che girava di Luca Toni era uno squillo di felicità, questa è un artificio dialettico per litigare con il cantaNapoli. Meglio l’altra, ancorata ai suo dolori. 5 Mertens partita da talk show più che da calcio show: parla e parla, ma soprattutto litiga. Poi se gli chiedi di tirare in porta… 7 Douglas Costa Speedy Gonzalez: come giocare per vincere una partita. La migliore in maglia bianconera. 5Callejon Pisolo: come dormire per perderla. 7 Buffon Il portierone che non si scorda mai. Parate che contano. Hamsik e Insigne hanno preso nota. C’è chi gioca le grandi partite e chi le vince. Lui ne ha vinte quel tanto per sentirsi ancora grande. Soprattutto se davanti hai una squadra che vale, non una nazionale che dorme. 7 Partita meglio di Gomorra. Spettacolo tv per spettacolo Tv: il calcio si prende successi e rivincite sugli spot a go-go. 7 FIUU! L’hashtag di fiducia di Allegri resta nel cassetto, stavolta la squadra ha retto e vinto da protagonista. Però quei tiri di Insigne potevano farlo riscoprire. Fiuu! Comunque che serata!

venerdì 6 ottobre 2017

QUOTE SNAI ANTEPOST CAMPIONATI MAGGIORI: IL PUNTO DOPO LE PRIME GIORNATE

Quote SNAI antepost campionati maggiori: il punto dopo le prime giornate

Approfittiamo della sosta per le nazionali per analizzare insieme le quote SNAI dei vincenti Serie A, Premier League, Bundesliga, Liga e Ligue 1: come sono cambiate le quote dei favoriti dopo un mese e mezzo di campionato? Scopriamolo insieme. SERIE A – La partenza finora perfetta del Napoli di Sarri (7 vittorie su 7 e +20 in differenza reti) ha costretto i quotisti SNAI a rivedere le quote dell’antepost avvicinando azzurri e Juventus. Ora i bianconeri sono solo leggerissimamente favoriti a quota SNAI 2,10 contro il 2,25 di Mertens e compagni. Decisamente più arretrate nell’antepost, nonostante un’ottima partenza, troviamo Roma e Inter a quota 13. Crollo verticale del Milan che vede la sua quota a vincere lo scudetto addirittura a 30 volte la posta, complice ovviamente i 3 ko già subiti. Chiudiamo con la Lazio a quota 50. PREMIER LEAGUE – City e United a braccetto con 19 punti sui 21 disponibili, seguono Tottenham (14), Chelsea e Arsenal (13) e Liverpool (12). Insomma, anche se i primi distacchi cominciano a essere evidenti, le big sono tutte lì. Nelle quote SNAI la squadra di Guardiola resta la grande favorita a 1,65 contro il 3,75 dei Red Devils di Mou che però come visto dai numeri tengono botta. Una conferma del Chelsea di Conte paga 10 volte la posta. Spurs (che hanno sfiorato il titolo nelle ultime due stagione) in lavagna a 16 mentre Liverpool e Arsenal sono quotate a 35. LIGA – Uno degli inizi di campionato peggiori degli ultimi 20 anni da fatto impennare la quota del Real Madrid nella lavagna SNAI sul vincente del campionato spagnolo. Merengues che partivano praticamente alla pari con il Barcellona, ma ora (complice il quinto posto già a -7 dagli storici rivali) la loro quota è di 2,50 contro l’1,60 della formazione allenata da Valverde. Outsiders a quota 20 (l’Atletico) e 75 (il Siviglia). BUNDESLIGA – Anche in Germania, la partenza non semplice del Bayern (a -5 dal Borussia Dortmund) e l’esonero di Ancelotti è stata la causa di un leggero innalzamento della quota dei bavaresi. Ma la squadra campione in carica, ora affidata a Sagnol, resta sempre la grane favorita per la vittoria secondo le quote SNAI: 1,35 è la quota di Lewandowski e compagni mentre 3,25 è quella dei rivali gialloneri. Lipsia a 30, Hoffenheim a 50 e Schalke a 70 chiudono il cerchio dei team sotto quota 100. LIGUE 1 – Tutto secondo copione invece in Francia dove il PSG dei nuovi gioielli Neymar e Mbappe ha già (sulla carta) ammazzato il campionato. Il +3 sul Monaco vale alla squadra di Emery una quote SNAI di 1,04 a vincere il titolo. I campioni in carica allenati da Jardim sono il lavagna SNAI a 13 volte la posta mentre il Lione vale 75.

giovedì 31 agosto 2017

Juve, Howedes si presenta: 'Sono un leader, inutile il paragone con Bonucci'

Juve, Howedes si presenta: 'Sono un leader, inutile il paragone con Bonucci'

Mentre impazzano le ultime ore di calciomercato, con la Juve ancora impegnata a cercare di sbrogliare la matassa Spinazzola, arriva il momento per Benedikt Howedes di presentarsi ai suoi nuovi tifosi. Questi i temi toccati dal neo-acquisto bianconero in occasione della conferenza stampa di presentazione.

 KHEDIRA - "Ci siamo sentiti, abbiamo anche parlato faccia a faccia. E' un interlocutore ottimo per capire come funzionano le cose, siamo sempre in contatto anche per cercare casa o come occupare il tempo libero. Sarà la mia esperienza, ma è bello avere Sami al mio fianco".

 NAZIONALE - "Alla Juve posso giocare ai massimi livelli, anche per conquistare un posto per il Mondiale". LEADER - "Mi considero un leader, per sei anni sono stato capitano dello Schalke ed anche nel vivaio era così. Qui però mi devo adattare, inutile il confronto con Bonucci perché sono un giocatore diverso con un percorso diverso".

 JUVE - "Impatto importante, ho trovato una realtà dove sono tutti super professionali. Sono in una delle squadre più importanti al mondo. Può essere il passo giusto da percorrere per la mia carriera, sono felice di essere qui. Oggi solo test fisici, per ora non mi sono ancora allenato con gli altri, ci sarà tempo. Allegri mi ha fatto un'impressione splendida, si confermerà ulteriormente. Ho preso questa decisione indipendentemente da chi è stato qui in passato, grandi giocatori tedeschi in passato da Reuter a Kholer. In generale però ci sono sempre stati grandi campioni, basti pensare a Buffon". 

NUMERO 21 - "Il 21 qui è stato vestito da grandissimi nomi, di spicco, penso a Thuram o Dybala. E' un onore poter indossare la maglia ventuno, tra gli ultimi numeri rimasti disponibili questa è stata la scelta migliore per me".

 JOLLY - "Mi definisco un giocatore molto eclettico, posso giocare a tre o a quattro, sia da centrale che come terzino. Al Mondiale ad esempio ho giocato come terzino sinistro, cosa che non avevo mai fatto. Sono spendibile in molte posizioni, penso sia un pregio apprezzato dai miei allenatori. Sono a disposizione della squadra".

 CHAMPIONS - "Non posso dire cosa manca alla Juve, è arrivata in finale due volte in tre anni e significa che la maggior parte delle cose fatte sono giuste. Non penso si debba parlare di cosa manca, ma dei meriti della Juve. Spero di poter far parte di una Juventus che possa sollevare al cielo la Champions League".

 TRATTATIVA - "I primi contatti con la Juve non saprei datarli con certezza, più o meno da sette-dieci giorni abbiamo inziato a sentirci regolarmente. Posso solo dire di essere felice di essere qui e di voler far di tutto per contribuire ai prossimi successi della Juventus".

 ITALIA - "L'Italia è un paese magnifico, dove noi tedeschi veniamo in ferie volentieri. Non ho avuto molto tempo finora per scoprire il paese, spero in futuro di godere al massimo di questa opportunità. Di Torino ho visto poco per ora, ma lo farò perché per me è fondamentale per conoscere al meglio la gente e la realtà in cui mi trovo".

 HIGUAIN - "Ci siamo visti stamattina, non abbiamo parlato della finale di Coppa del Mondo. Il primo giorno non sarebbe il massimo, presentarsi così..."

sabato 24 giugno 2017

CONFEDERATIONS CUP: PORTOGALLO E MESSICO DI MISURA. OGGI GERMANIA-CILE



Nella seconda giornata del gruppo A della Confederations Cup, è bastata una rete di Cristiano Ronaldo per battere la Russia e regalare la qualificazione al suo Portogallo. Padroni di casa ko e costretti a vincere contro un Messico deludente (solo 2-1 in rimonta contro la Nuova Zelanda) per giocare le semifinali. Oggi in campo il gruppo B con Germania e Cile che si sfidano per il primo posto del girone. CI PENSA CR7 – Il Portogallo regola con il minimo sforzo la Russia padrona di casa e vola così al prossimo turno. Fernando Santos sorprende tutti lasciando in panchina Nani, Quaresma e Joao Moutinho e lanciando nella mischia il neo milanista Andrè Silva. Bastano 8 minuti e Ronaldo regala il vantaggio ai suoi con un morbido colpo di testa, su un lungo traversone di Raphael Guerreiro. L’attaccante del Real si fa pericoloso ancora in un paio di occasioni, mentre il primo tempo si chiude con un timido tentativo di Smolov. Russia che non riuscirà mai a centrare la porta nei 90 minuti. La ripresa si apre col miracolo di Akinfeev sul colpo di testa ravvicinato di Andrè Silva. Sono sempre le manovre aeree a rendere i lusitani pericolosi e al 63′ tocca a Ronaldo divorarsi un goal dal limite dell’area piccola. I campioni d’Europa tengono in mano campo e partita con i russi che fanno vedere solo nel recupero su corner. Prestazione incolore della squadra di Cherchesov che ora deve per forza battere il Messico per passare il turno. MESSICO “OMBROSO” – I centroamericani si salvano grazie ad un secondo tempo di orgoglio e rimontano un risultato che avrebbe avuto del clamoroso. A Sochi finisce 2-1 per il Messico ma la squadra di Osorio ha sudato freddo per oltre un tempo rischiando una figuraccia storica. Inizio tutto di marca all backs: prima Smith si rende pericoloso ma viene fermato a pochissimi passi dalla rete, quindi un errore in alleggerimento sulla propria trequarti fa perdere palla al Messico: Nuova Zelanda che si trova faccia a faccia con Ochoa con soli tre passaggi e Wood, su assist di Lewis, non sbaglia. La ripresa è tutta di marca Tri, con Jimenez che, con l’intera difesa avversaria schierata, decide di far da solo e con un tiro quasi no look la mette all’incrocio, da appena dentro l’area. Uno scatenato Aquino (siamo al minuto 72) si mangia tutta la fascia sinistra e mette dentro sul primo palo dove Peralta non sbaglia: rimonta completata e gerarchie ristabilite. Nel finale però altro brivido per il Messico con l’incrocio dei pali che salva Chicharito e compagni su un bellissimo tiro dalla distanza di Thomas. Neozalandesi che escono a testa altissima, messicani che avranno due risultati su tre dalla loro, nel match decisivo contro la Russia. I MATCH DI OGGI – Alle 17 Camerun e Australia si sfidano per rimanere ancora in corsa nel torneo. Entrambe le squadre sono alla ricerca di una loro identità: troppe le lacune nei vari reparti sia per la squadra di Bross sia per quella di Postecloglu, ma a quanto pare i due allenatori non dovrebbero cambiare molto negli undici titolari, rispetto al match d’esordio. Africani favoriti su SNAI a 2,40. Alle 20 il piatto forte della giornata, con i campioni del mondo della Germania che sfidano i campioni del Sudamerica del Cile, in una sfida che vede quote praticamente alla pari. Il match, secondo i quotisti potrebbe regalare goal e spettacolo tanto che l’over 2,5 è quotato solo a 1,55. Leno, dopo gli errori della partita d’esordio potrebbe essere accantonato per Ter Stegen mentre il Cile ritrova Sanchez titolare dal primo minuto.

Le quote su SNAI.it dei match di Confederations Cup di oggi. CAMERUN-AUSTRALIA 2,40 – 3,30 – 3,00 GERMANIA-CILE 2,65 – 3,50 – 2,60

lunedì 27 febbraio 2017

SERIE A: RESTA SOLO LA ROMA.

Serie A: resta solo la Roma. 

La Roma espugna San Siro grazie ad una partita incredibile di Nainggolan e alla complicità di un Inter contratta e mal disposta in campo. Tatticamente Spalletti indovina la partita e Pioli la sbaglia con scelte che ad inizio partita appaiono coraggiose ma che si rivelano fallimentari. La Roma dunque consolida il suo secondo posto e resta in scia della capolista grazie anche alla maturità di una squadra che in questi ultimi anni ha preso consapevolezza della sua forza. La partita tra giallorossi e nerazzurri si conferma impronosticabile e anche in questo caso accadono episodi che innervosiscono il pubblico, tra tutti un calcio di rigore non fischiato nel secondo tempo all’Inter. Tagliavento dunque sembra non essere mai tranquillo quando arbitra a San Siro. Spalletti dunque ottiene una vittoria molto importante che la rilancia anche nelle quote SNAI (8,50 per lo scudetto) come unica vera antagonista della Juventus, mentre l’Inter esce forse definitivamente dalla lotta per andare in Champions. La Juve fa il passo e batte l’Empoli con una prestazione di formale superiorità. I toscani hanno opposto una resistenza discreta e nel primo tempo la gara era sullo 0-0. Bianconeri che oggi vengono dati campioni d’Italia da SNAI a 1,10 ma che devono comunque ancora guardare nello specchietto retrovisore. La squadra che però sta sorprendendo tutti è l’Atalanta. La partita giocata contro il Napoli è stata stellare per continuità, intensità e sacrificio. Il Napoli è parso spaesato e distante dal consueto ritmo gara, con un Hamsik in palese difficoltà atletica e, in generale, una squadra senza idee. Atalanta che dunque ha fatto una bellissima figura e ha improvvisamente lanciato la volata per raggiungere l’incredibile traguardo della Champions League. Se pensiamo che la stagione era iniziata con 4 sconfitte in 5 partite… Gasperini ha trovato una società che dopo lo scorso campionato, terminato in modo accettabile ma non entusiasmante (13°posto con 45 punti ) ha deciso di virare decisamente su giovani di qualità. Ecco perciò il rientro di Caldara dal Cesena (poi ceduto alla Juve dal 2018), il prestito di Spinazzola sempre dalla Juventus, un giocatore che sta rendendo oltre ogni aspettativa, specie dopo aver migliorato la fase difensiva, il rientro di Grassi dopo la non felice parentesi napoletana, Kessie il togolese esploso quest’anno dopo un anno al Cesena, Petagna, che dopo essere rimasto a giocare in serie B con l’Ascoli, ha trovato l’anno della sua maturazione. Senza contare che a metà del 2016 Roberto Gagliardini, tornato dal prestito a Vicenza a inizio anno, ha iniziato a scalare posizioni giocando così bene da convincere l’Inter a comprarlo e inserirlo subito tra i titolari. Queste e altre operazioni spiegano il rendimento dei bergamaschi, allenati dall’uomo giusto al posto giusto. Ora se davvero verrà raggiunta la Champions (SNAI quota il piazzamento tra le prime tre a 9,00) potrebbe trattarsi di un altro caso Leicester all’italiana ma già così, con l’Europa League, sembra di rivivere i tempi dell’Atalanta di Mondonico e Stromberg. Il Napoli invece esce definitivamente dalla lotta scudetto come testimoniano le quote SNAI che la danno a 20,00. Soprattutto le energie della squadra vanno concentrate su questi giorni decisivi per la Coppa Italia con la Juventus, il ritorno col Real e la sfida con la Roma del prossimo week end. Il Milan batte il Sassuolo tra le polemiche. Una partita che era stata presentata ricordando le polemiche dell’andata e che, come da tradizione recente, ha ripresentato un altro caso che ha danneggiato i neroverdi. Le premesse erano comunque le peggiori per la squadra di Di Francesco, a partire dal rigore sbagliato da Berardi, fino ad arrivare a quello realizzato da Bacca in modo ambiguo, con un doppio tocco anomalo perché ottenuto mentre scivolava sul dischetto. A questo si è aggiunto un rigore netto di Paletta su Politano non visto dall’arbitro, così come il fallo di mani di Sosa in area rossonera. Il Milan comunque ottiene una vittoria pesante in trasferta che la rilancia per ogni traguardo, Champions compresa, visto il ko del Napoli.

lunedì 30 gennaio 2017

JUVENTUS, GIÙ LA MASCHERA

Juventus, giù la maschera


Pensavate che a preoccupare i tifosi fosse la Champions? La difesa? Vi sbagliate di grosso. C’è voglia di leggerezza e di svelare un mistero. L’hashtag #dybalamask, coniato da Dybala, è un quiz virale e sta appassionando tifosi, giornalisti. “Quando arrivate a 2.000 svelerò cosa vuol dire sulla mia pagina Facebook!” Ha scritto. Ma le foto arrivate superano nettamente questo risultato. Cosa vorrà dire? Io azzardo: la maschera di Diabolik? Si sente un po’ lui quanto diceva: “Nessuna cosa al mondo potrebbe darmi l’esaltazione che mi dà l’idea di combattere contro il mondo intero…” Oppure, per citarlo ancora: “Pensavate davvero di potermi attaccare e sopravvivere? “. Chissà, se la risposta è da rintracciare fra i miti di infanzia di Dybala. Avete tempo fino a mezzanotte per indovinare. Ci siamo distratti, ma nel frattempo la Juventus vince contro il Milan. Gioca un’ottima partita il primo tempo, poi cala, perde quota. La migliore delle ipotesi è che si voglia conservare per la fase più delicata del campionato e della Champions. La peggiore è che potevamo rendere di più, con più costanza, evitare di perdere occasioni gol. Perché facciamo fatica, anche se siamo ancora, su carta almeno, i più forti. Migliori in campo, Dybala (che sta recuperando) e Pjanic, sangue freddo, calma, carattere e tecnica. Ma la perfezione non c’è e non è colpa di Allegri che ha osato e ha vinto la sua scommessa: “Abbiamo fatto una grande partita. Nel primo tempo non abbiamo concesso nulla e abbiamo avuto anche tante occasioni non sempre concretizzate. Dovevamo chiudere la prima frazione sul 3-0”. Non basta, no. Possiamo arrancare ancora per qualche partita, ma se vogliamo vincere in Europa, bisogna smettere di avere paura e iniziare a incuterne.